giovedì 17 giugno 2010

mentre osservaamo il candore dei soffitti affetti da atassia sentimentale.

con i nervi tesi giocavamo al tiro della fune. mentre ci franava accanto il sole. e il dio più lontano è quello che preghiamo. e il dio più lontano è quello che preghiamo. in bilico tra suicidio e angosciosa sopravvivenza giocavamo alla caccia al tesoro coi nostri equilibri. gli orizzonti dei nostri avatar che si intrecciavano in mezzo all'oceano. e se non potevo vederti forse non c'eri. e se non riesco a vederti ancora ti mimetizzi nella quotidianità settimanale. che era un crimine soffocare i tuoi pianti. che era facile allearsi coi tuoi mostri. mentre coltivavo paure nel mio orto. che ho bisogno di aria, dicevi, e poi mi lasciavi. ho bisogno di prendere l'aria, dicevi, ma non respiravi. mentre volevo dare forma alle notti senza luna. cadere nello spazio. e pentirsi di pentirsi di pentirsi di pentirsi di pentirsi di pentirsi. e alla fine forse tornavi ma a farti vedere non ci riuscivi.

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