prendiamo appunti sui tuoi capelli. che fare altro oggi proprio non ci va. prendiamo a pugni tutti i cambiamenti e ci ingessiamo con la colla poco pratica. sogniamo a turno campi di cotone e gente morta in alberghi umidi. e se ci fermano saremo già fermi. e se ci distruggono saremo già a pezzi. da incastrare a dovere come i puzzle dei centri commerciali degli ipermercati degli insonni ipertesi. mentre negli asili nido richiudevamo gli occhi sul resto. la bocca sul tempo. e se ci vorranno trovare saremo già evidenti. e se vorremo volare saremo già tra i venti. a tuffarci nei laghi più grandi più ampi più lenti di una nuvola corta più stanchi del sole che torna ad ogni alba a farmi lasciare la tua mano nei sogni e dirti l'ennesimo arrivederci.
Nessun commento:
Posta un commento