che abitavi sopra di me ogni notte. scavavi miniere di carbone dolce sulle pareti del mio stomaco come ulcere. e chiudiamoci gli occhi a chiave per non perderci di vista. mentre ritroviamo i suoni gli odori i sapori gli umori persi nelle distanze. e coloriamo di verde i pollici dei nullatenenti e mettiamo le tue sciarpe ai colli delle bottiglie. piazze occupate dagli scioperi generali dei disoccupati. cortei funebri mobilitati. cacciamo il vento dai tuoi capelli e i pipistrelli. aggiorniamo il software della nostra relazione. pubblichiamo interventi plastici per sembrare più belli. per sentirci più fermi.
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