carichiamo cannucce a salve e sputiamo stelle. rovesciamo le nostre esperienza interiori sui bordi dei marciapiedi. e non risolviamo i nostri problemi che escono numeri troppo grandi. amare d'inverno un deserto che non hai ma visto. setacciare il mare e riprenderci i vecchi residui. le scorie del nostro amore. che forse Platone tornerà ad avere ragione. deformiamo i nosti volti felici per essere riconosciuti. facciamo la raccolta differenziata delle nostre colpe. sommiamo le reciproche sottrazioni. ci ritroviamo a scendere scale ciechi e soli. con poeti che non fanno più rime. scrittori che fanno i centralinisti. passati che distruggono tutto come nei sogni di guerra. alla ricerca del buco giusto. e sull'autostrada del sole il cielo è coperto. mutiamo come nuvole appese al vento.
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