ridevo. coltivavo cuori in aziende agrigalattiche. rivendevo amori in mercati apocalittici. protesi per sogni claudicanti. e disegnavo linee curve sulle tue mani illegibili. e senti qui che freddo che fa, andiamo a ballare un po' più in là. e senti qui che vento che c'è, tornare indietro amore è impossibile. che fuori le chiese chiuse ricordavo le azioni migliori di persone che forse erano ancora vive. e le tempeste le ire funeste i piccoli gesti di notte sulle spiagge sulle terrazze sui tappeti di case che non ci hanno accolto. morire di sabato sera era il desiderio di ogni candela.
160614
10 anni fa
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