sabato 19 aprile 2008

tu lo sai. che le parole si lanciano. ti si scaraventano addosso. e ti entrano dentro. e un buco te lo lasciano. e a volte si riempie di stronzate che non sai come liberartene. che ti sembra di avere una mosca nel cervello. e noi giochiamo e le regole ce le facciamo mentre andiamo avanti. che gli alberi si incastrano nel mondo. e i suoni si sovrappongono. e i rom danzano nei loro campi recintati. nei nostri ricordi riscritti. nel caffè ristretto col sonno che si espande a macchia d'olio. e gli odori della terra che ci salgono sopra. ci accarezzano. ci ammazzeremo di noia ma anche un po' di gioia. la gioia dei tuoi andirivieni. l'andropausa di riflessione. la costante incognita. il sistema. le elezioni. e ristrutturare casa che non è mai come la volevi. che bastava dire come la volevi. che le foto non hanno date ma solo margini. che ci veniamo incontro solo se ci spingono. e sorridiamo ai muri che crollano. agli ubriachi che barcollano. alla notte di porcellana. e ti strapperei la luna a morsi da quel cielo di merda che hai.

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