E giochiamo col portachiavi e il bambino ci vende rose senza odore. E salire le scale con le mani. Vivere alla ricerca del mago di Oz. Vivere come in una barzelletta triste. Vivere vivere vivere e ora ancora basta. Il sassofonista delle mie notti insonni. E tu facevi i tuoi riassunti. E inventavamo le colonne sonore. E scrivevi canzoni troppo lunghe e ti dimenticavi la consecutio tempore. E tutto finiva in fretta. Mentre la barba cresceva senza sosta. E secondo me il volume è troppo alto. E ti mangio con gli occhi, ma cosi a masticare non ci riesci. E non sorpassare in curva. E inventati una buona scusa per la zia sarda. Che dei parenti non c’ho voglia. Che la mia memoria si sfalda. E lo stomaco di contorce. E il panda tra poco si estingue. E internet non si connette. E ogni verso è una storia a parte. Basta con l’autonomia. Basta con i sabato sera.
1 commento:
amore.consecutio temporum.non tempore.
p.s.:ti amo.
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